Le difficoltà di letto-scrittura

09.08.2013 17:44

Leggere e scrivere sono azioni che compiamo in modo così naturale che spesso dinnanzi ad un bambino che ha difficoltà di apprendimento non riusciamo a cogliere la complessità di questo processo. Basta pensare alle abilità implicate in questo tipo di apprendimento, visiva, di memoria, grafo-motoria, uditiva e di discriminazione, per rendersi conto di quanto sia difficile per i nostri bambini imparare a leggere a scrivere.

Se a questo si aggiungono l'uso indiscriminato del metodo globale, non adatto a tutti i bambini, e la fretta che spesso hanno le maestre di raggiungere gli obiettivi prefissati, è facile intuire il perché siano tanti i bambini della prima classe che mostrano difficoltà di apprendimento (da non confondere con i disturbi specifici, i DSA, la cui eziologia e incidenza sono molto differenti dalle semplici difficoltà e che vengono diagnosticati solo al termine della seconda classe).

Cosa fare con un bambino in difficoltà? Copie e dettati lettera per lettera sono assolutamente inutili, servono a dare al bambino solo una parziale competenza senza condurlo alla scrittura spontanea e alla lettura significativa, sono, inoltre, solo un'inutile tortura che, spesso, unita alla frustrazione di non riuscire portano il bambino al rifiuto di leggere e scrivere complicando ulteriormente la situazione.

Bisogna tenere ben chiaro l'obiettivo che è quello di far raggiungere al bambino la completa generalizzazione e autonomia nello svolgimento del compito, cioè fornirgli gli strumenti che nel tempo lo renderanno in grado di scrivere o dare significato all'intero universo di parole.

Per farlo bisogna partire dal basso, cioè dalle abilità di cui il bambino è già in possesso. Il primo passo può essere quello di fornirgli una sorta di magazzino di parole presentate in forma diversa (fonologica, fonografica, etc.. ) dal quale egli debba pescare prima per classi generiche (ad esempio per colore), poi per classi via via più specifiche ( per funzione, tipologia, etc...), utilizzando prima un sistema di tipo semantico e giungendo solo gradualmente ad un sistema esclusivamente linguistico. Solo restringendo gli stimoli, privilegiando la ridondanza a scapito della varietà, il bambino potrà acquisire le metodologie per giungere ad un sistema di rappresentazione quale è quello del linguaggio scritto e generalizzarlo in piena autonomia.

Ovviamente il percorso qui descritto è stato estremamente semplificato per essere accessibile anche ai non addetti ai lavori, per qualsiasi chiarimento sono, come al solito a disposizione.

 

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